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Netcomm Forum 2017

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Quest’anno, per la prima volta, ho deciso di partecipare al Netcomm Forum che si è tenuto a Milano il 1011 maggio 2017.

Normalmente prediligo gli eventi a carattere tecnico, più in linea con il mio ruolo, ma questa volta ho voluto osservare a 360° l’ambito in cui operiamo tutti i giorni, che è in continua e veloce trasformazione.

Ho quindi abbandonato i colleghi sviluppatori che hanno partecipato, negli stessi giorni, a JsDay (qui il resoconto), PhpDay (qui il resoconto), Meet Magento Olanda per fare compagnia al nostro CEO Daniele che, come ogni anno, è in prima linea quando si tratta di fare networking commerciale e sicuramente il Netcomm Forum è un’occasione unica per questo scopo.

Esperienza utente e Unified Commerce

La fiera si è aperta con una plenaria di presentazione dell’attuale scenario e-commerce con particolare attenzione alla situazione Italiana.

Il dato generale è confortante: gli Italiani acquistano sempre di più online, cresce la confidenza, di conseguenza aumentano frequenza e volumi di acquisto. Di pari passo con l’aumento degli acquisti online si registra anche un aumento degli acquisti offline.

Il dato meno confortante è che l’offerta e-commerce dall’Italia è ancora bassa: solo il 22% degli acquisti da parte di Italiani avviene su siti di merchant Italiani e a livello europeo i merchant Italiani coprono solo il 45 % dell’offerta globale.

Nel primo intervento, tenuto dal presidente Netcomm Roberto Liscia, sono stati presentati i fattori principali che stanno caratterizzando l’evoluzione del commercio elettronico.

In particolare si è parlato di convergenza e omnicanalità come elementi chiave di un modello denominato “unified commerce”: ad oggi sono aumentate le famiglie digitali ovvero i nuclei con almeno un componente classificabile come “millennial”, grazie all’evoluzione di media e telecomunicazioni siamo costantemente connessi, aumentano gli “Everywhere shoppers” ovvero i compratori che utilizzano tutti e tre i principali device digitali – pc, smartphone, tablet – con un’esperienza di acquisto senza limite di spazio e di tempo.

È quindi importante che vengano fornite al cliente continuità e convergenza nell’esperienza di acquisto fisica e digitale e che l’utilizzo del canale online diventi consuetudine.

Gli attori principali di questo processo di trasformazione sono i retail, fisici e digitali.

I retail fisici assumono un ruolo sempre più importante nel supportare i processi e servizi legati a logistica e fulfillment (magazzini, ritiri nei punti vendita, resi).

I retail digitali devono predisporsi alla trasformazione da negozio digitale a piattaforma tecnologica, ovvero creare una infrastruttura competitiva in grado di guidare il cliente nel percorso di acquisto, supportarlo nella scelta, fornire strumenti di pagamento sicuri e veloci, una logistica snella e un customer care che sia reale strumento di informazione e confronto.

L’attenzione dei retail dovrà sempre di più focalizzarsi sul servizio offerto per soddisfare il bisogno del cliente finale più che sul prodotto venduto.

Durante la presentazione sono stati portati come esempio i nomi di alcune aziende che si sono affermate come leader nel loro settore di riferimento, senza essere in realtà proprietarie del prodotto venduto: si pensi ad AirBnb, WhatsApp, Netflix, Uber…

Il mercato B2C in Italia, previsioni 2017

Il secondo intervento della plenaria ha visto sul palco Riccardo Mangiaracina, Direttore Scientifico dell’Osservatorio eCommerce B2C, che ha presentato l’analisi del mercato B2C in Italia dal punto di vista della domanda e dell’offerta, con particolare attenzione agli elementi di innovazione e ai dati di chiusura del 2016 confrontati con le previsioni per il 2017.

2016: il mercato cresce del 20%. L’acquisto di prodotti cresce del 25%, quello dei servizi 8%.

2017 – previsione: crescita complessiva del 16% circa, equamente distribuita tra beni e servizi.

I servizi che registrano maggiore crescita rimangono il turismo (biglietteria, ospitalità) e le assicurazioni, con particolare crescita dei comparatori di prezzo.

I settori merceologici di prodotto con maggiore crescita sono: informatica ed elettronica, abbigliamento, food&grocery (registra un +40% grazie a tanti nuovi ingressi nel mercato e ad alta crescita per food delivery e spesa online), arredamento, editoria.

Uno dei dati previsionali più interessanti è la distribuzione della crescita per canali di acquisto: si prevede un 23% degli acquisti via smartphone e 8% via tablet (rispettivamente 9% e 18% nel 2016).

La composizione del mercato conta circa 34 degli acquisti fatti su siti Italiani e 14 su siti stranieri (import) mentre per le modalità di pagamento si riconfermano carta credito e PayPal a coprire il 96% delle transazioni.

Per quanto riguarda l’offerta si registra che il 70% del mercato è coperto dai primi 20 operatori e di questi ben 10 sono aggregatori: gli aggregatori complessivamente hanno un peso del 40% del mercato.

L’export per l’Italia cresce del 21% e il settore di traino di questa crescita è l’abbigliamento.

Infine, relativamente alle aree di innovazione, sono state citati alcuni elementi chiave già identificati nel talk di Roberto Liscia:

  • estensione del modello di business (multicanalità, subscription, servizi offerti, operatori che non offrono solo il servizio ecommerce ma anche pagamenti e logistica)
  • tecnologia (iot, realtà virtuale, social network, dash button)
  • pagamenti (in attesa di pagamenti smartphone friendly e basati su impronta digitale)
  • logistica (spedizioni con i robot)
  • relazione con i clienti (automazione della chat)

Workshop e stand

Durante le due giornate ho partecipato ad alcuni workshop e visitato gli stand dei diversi operatori presenti.

Tra gli operatori ho notato una grande presenza di aziende che offrono soluzioni nell’ambito di:

  • pagamenti
  • spedizioni
  • marketing
  • catalogo prodotti
  • soluzioni tecniche di sviluppo e hosting

Per quanto riguarda i pagamenti il grande protagonista è stato Amazon, con la presentazione di Amazon Pay tramite uno stand ed un workshop dedicati; ovviamente la curiosità è tanta con il modulo per Magento1 già disponibile.

In realtà erano tanti gli operatori presenti, e con alcuni ho raccolto anche delle informazioni tecniche nonostante, come è tipico di questa tipologia di eventi, la maggior parte delle “chiacchiere” si fa con profili commerciali poco adatti a scendere nel dettaglio implementativo.

Per le spedizioni ho notato la presenza di nuovi operatori, personalmente non ho approfondito molto la tematica e mi sono soffermata allo stand di Gsped con cui ho già lavorato (bene) e che ringrazio per aver invitato me e Daniele all’evento.

Il filone marketing è sempre di grande attualità e componente fondamentale di un progetto e-commerce: anche in questo caso tanti workshop e operatori specializzati su temi come e-mail marketing, marketing automation, social network, fino ad arrivare alla parola dell’anno “chatbot”.

Si fa sempre più stretto il rapporto tra marketing e tecnologia e l’importanza dei dati raccolti per predire il comportamento degli utenti e per aumentare la reputazione dei brand.

Per quanto riguarda la gestione del catalogo prodotti ho trovato grande presenza di soluzioni per motori di ricerca, abbastanza allineate tra loro rispetto alle funzionalità offerte.

I temi su cui mi sono soffermata maggiormente sono stati la presentazione di uno strumento PIM (Product Information Management), per la precisione Akeneo; una piattaforma che gestisce i feed di catalogo, Lengow; una piattaforma per la gestione centralizzata di inventario di catalogo e ordini per aziende che vendono su diversi marketplace, che si chiama CloudStore.

Ho scelto queste tematiche perché sono quelle su cui ho riscontrato maggiore sensibilità da parte dei clienti con cui ho lavorato negli ultimi 6 mesi.

Un po’ per passione e un po’ per curiosità mi sono soffermata a vedere la demo di AlphaShot, un macchinario (corredato da relativo software) per la fotografia di prodotto a 360° e 3D: mi hanno stupito la semplicità e velocità di utilizzo del software più che il macchinario in sé che non è proprio una tecnologia nuova.

Infine tanti gli operatori che offrono soluzioni di sviluppo tecnologico per piattaforme e-commerce. I framework più nominati sono stati Magento, PrestaShop, Demandware.

Tanti anche gli operatori che offrono servizi di hosting specializzato per ospitare e ottimizzare piattaforme e-commerce, tra questi anche Net Admin con cui abbiamo già collaborato.

Conclusioni

La partecipazione alla fiera per me è stata un’esperienza positiva, che ha soddisfatto la mia curiosità e sicuramente da replicare una volta all’anno: si tratta di un evento non-tecnico ma si trovano parecchie persone con cui parlare di tecnologia.

Per un profilo come il mio, che non può evitare di porre attenzione alle esigenze del cliente a 360°, l’evento è un’occasione per approfondire degli argomenti sempre di più oggetto di integrazione tecnica tra sistemi, che è poi il nostro mestiere e la nostra specializzazione.

E poi una volta ogni tanto è curioso uscire dal proprio guscio prettamente “pratico” e aprirsi a visioni più “concettuali” e ci si rende conto veramente di quanto è articolato, ricco e in evoluzione il settore in cui lavoriamo.

Inoltre la partecipazione a questo tipo di eventi, anche solo come visitatori, dà una certa visibilità all’azienda: ogni anno Daniele garantisce la presenza di Bitbull, quest’anno ci siamo presentati con i nuovissimi biglietti da visita aziendali, molto apprezzati.

Infine, come già accennato, il Netcomm Forum è sempre occasione per creare networking tra aziende e per rivedere vecchie amicizie e persone con cui ci sono state o ci saranno collaborazioni.

Articolo scritto da

Back-End Dev & Analyst | Milano

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